sandra baldi balmelli



 


Servizi > Chirurgia Plastica



Seno

 

Ricostruzione mammaria
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Correzione di malformazioni
e asimmetrie mammarie

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Mastoplastica riduttiva
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Correzione del capezzolo
introflesso

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Riduzione del seno maschile



Ricostruzione mammaria

Mastoplastica ricostruttiva


L’intervento di ricostruzione mammaria in seguito all’asportazione parziale o totale della mammella consente oggigiorno di ricostruire un seno molto simile al seno naturale, sia nella forma che nella consistenza. Nella maggioranza dei casi è possibile eseguire l’intervento ricostruttivo contemporaneamente alla mastectomia (ricostruzione primaria) con il vantaggio di evitare che la paziente debba vivere la drammatica esperienza di restare senza seno per un certo periodo.

 

La ricostruzione mammaria è un intervento complesso e assolutamente personalizzato e pertanto al fine di scegliere la tecnica ricostruttiva più idonea ad ogni paziente è di fondamentale importanza tener conto del tipo di demolizione eseguita (quadrantectomia (tumorectomia) o mastectomia semplice o mastectomia tipo skin sparing (ovvero mastectomia che preserva il mantello cutaneo del seno) o tipo nipple sparing (ovvero mastectomia che preserva l’intero involucro della mammella compreso il complesso areola-capezzolo)), della costituzione e dell’età della paziente, della forma e della dimensione della mammella controlaterale, dei desideri della paziente (favorevole o contraria all’utilizzo di una protesi) e di altre sue caratteristiche quali l’atteggiamento mentale, l’eventuale distanza tra il domicilio e lo studio medico (importante nel caso di utilizzo di espansore che va riempito in più sedute), della presenza di malattie concomitanti o dell’eventuale necessità di terapie adiuvanti successivamente all’atto chirurgico demolitivo (per esempio la radioterapia).

 

In breve una volta studiato il caso clinico specifico è quindi possibile scegliere fra tecniche che prevedono l'inserimento di un espansore (o di una protesi mammaria) associato a matrice dermale acellulare Strattice® o associato al trasferimento di tessuti prelevati dal dorso della paziente (lembo di gran dorsale) e tecniche che prevedono una ricostruzione senza l'impiego di corpi estranei utilizzando unicamente tessuti autologhi, ovvero della paziente stessa, quali lembi cutanei o muscolo-cutanei peduncolati o liberi o il lipofilling (innesti di grasso).

 

La metodica più frequentemente utilizzata a seguito di una mastectomia semplice resta per ora, data la sua semplicità, ancora quella dell’espansione tissutale che prevede appunto l’inserimento di un espansore in una tasca sotto la muscolatura del gran pettorale. L’inserimento della matrice acellulare dermale Strattice® stabilizzata alla muscolatura del gran pettorale e al solco mammario aiuta a controllare il posizionamento dell’impianto ricreando una specie di “reggiseno interno” per il supporto dello stesso fornendo tessuti aggiuntivi per la copertura dell’impianto e aiutando a ricreare un aspetto più naturale. Il riempimento dell’espansore a intervalli regolari (di regola settimanalmente) con una soluzione salina attraverso una valvola specifica determina piano piano la distensione dei tessuti e una volta che la tasca si è distesa sufficientemente si procede attraverso un nuovo intervento a sostituire l’espansore con una protesi definitiva.

 

Poiché l’obiettivo principale della ricostruzione mammaria è l’ottenimento di una simmetria tra le mammelle, sovente si rende necessario correggere la mammella controlaterale la quale potrebbe presentarsi di dimensioni, forma o posizione diverse da quella ricostruita. Il rimodellamento del seno controlaterale può avvenire quindi a dipendenza del tipo di ricostruzione effettuata e dall’aspetto del seno controlaterale tramite mastopessi o riduzione o aumento (si rimanda a quanto scritto nel capitolo specifico). Non di rado è inoltre possibile correggere delle asimmetrie o delle irregolarità di contorno per mezzo di un lipofilling secondario secondo le attuali direttive svizzere.

 

In un secondo tempo si procede poi all’intervento di ricostruzione del complesso areola-capezzolo che avviene tramite la combinazione di un lembo locale per il capezzolo e un innesto cutaneo o un tatuaggio per l’areola.

Lo Studio Medico della Dr.ssa Sandra Baldi Balmelli è a vostra completa disposizione per informazioni più dettagliate attraverso una consulenza specialistica personalizzata.