Il dito a scatto è una patologia piuttosto frequente che si manifesta con dolori e gonfiore al palmo della mano alla base del dito coinvolto nonché con blocchi dolorosi del dito, generalmente in flessione, che si risolvono con un classico “scatto” che libera il tendine bloccato e consente il compimento del movimento di estensione del dito. I sintomi sono più accentuati dopo un breve periodo di riposo (al mattino appena svegli), e tendono a pacarsi con l'utilizzo della mano.
Quando si flette un dito i tendini flessori scorrono attraverso dei tunnel piuttosto stretti chiamati pulegge o anelli, la cui funzione consiste nel mantenere i tendini aderenti al piano osseo. La causa del dito a scatto è un'infiammazione del tendine flessore la quale, aumentando il volume di quest’ultimo, gli rende difficoltoso il passaggio attraverso la prima puleggia alla base del dito. L’infiammazione cronica del tendine e il suo conseguente continuo sfregamento con la puleggia contribuisce ad ispessire la puleggia stessa che si restringe ulteriormente instaurando un circolo vizioso.
Allo stadio iniziale si può tentare un trattamento conservativo con antiinfiammatori locali o iniezioni di cortisone nella puleggia. In caso di insuccesso o di recidiva si propende per un intervento chirurgico.
L’intervento, che consiste nella sezione della puleggia ispessita tramite una piccola incisione cutanea alla base del dito, dura circa 10 minuti e si svolge in anestesia locale in regime ambulatoriale.
I dolori postoperatori sono ben controllati con comuni analgesici. Il dito può e deve venire mobilizzato normalmente da subito, evitando gli sforzi eccessivi. La normale attività quotidiana e lavorativa può essere ripresa, a seconda dell’attività svolta, nel giro di 2 - 4 settimane.
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