sandra baldi balmelli



 


Servizi > Chirurgia della mano



Patologie


Sindrome del Tunnel carpale
-
Dito a scatto
-

Cisti gangliare

-

Morbo di Dupuytren
-

 




Dermatochirurgia ricostruttiva

Tumori cutanei e sottocutanei


Le neoformazioni cutanee possono essere di natura benigna (nevo, verruca, fibroma, istiocitoma, condiloma, cheratosi, ecc.), localmente invasiva (carcinoma basocellulare) o maligna (melanoma, carcinoma spinocellulare, dermatofibrosarcoma protuberans, carcinoma a cellule di Merkel, ecc.).

In caso di lesioni cutanee benigne (come ad esempio un neo papuloso) queste possono venire asportate per mezzo di un’escissione tangenziale (“shaving”) o di un’escissione semplice con sutura diretta della ferita (in genere intradermica, senza punti esterni). Nel caso di neoformazioni più grandi o in sedi particolari o maligne può rendersi necessario eseguire lembi cutanei di vicinanza o innesti di cute onde riuscire a coprire interamente il difetto risultante dall’escissione.

I lembi sono porzioni di tessuto che vengono trasferiti sull’area ricevente, che deve essere limitrofa a quella donatrice, mantenendo con quest’ultima una connessione chiamata “peduncolo”. Il trasferimento avviene mediante movimenti di scorrimento o rotazione. Un lembo, essendo vascolarizzato, ha la possibilità di portare nutrimento all’area ricevente, cosa che si rivela molto utile quando questa ne è carente. L’allestimento di un lembo è una manovra chirurgica complessa che spesso fornisce un risultato di una buona qualità estetica.

Gli innesti cutanei sono costituiti da parti di tessuto cutaneo che una volta distaccate completamente da un’area donatrice sono trasferite e impiantate nell’area ricevente. Gli innesti, a differenza dei lembi, non possiedono una propria vascolarizzazione pertanto necessitano di un’area ricevente ben vascolarizzata che possa fornire all’innesto stesso il nutrimento necessario a garantirne l’attecchimento.

È sempre opportuno eseguire un esame istologico della lesione cutanea asportata onde confermarne la dignità (sia essa benigna o maligna) nonché la radicalità di escissione. In caso di tumori cutanei maligni è consigliata la chirurgia micrografica di MOHS, tecnica che consente un’asportazione completa dei tumori grazie ad un preciso controllo microscopico dei bordi e del fondo dei tessuti cutanei asportati e permette di escidere le lesioni con sicurezza senza dovere sacrificare eccessive quantità di tessuto sano circostante. Il danno estetico è di conseguenza più limitato rispetto a quello conseguente agli interventi convenzionali.

Le neoformazioni sottocutanee benigne più frequenti sono le cisti epidermoidi (o cisti sebacee) e i lipomi.

Entrambe le lesioni sottocutanee vengono asportate in blocco comprendendo la relativa capsula tramite piccole incisioni cutanee da cui residueranno cicatrici appena visibili. In caso di asportazione di lipomi di una certa dimensione può rendersi necessaria la posa drenaggio per 24 - 48 ore.

L’escissione di lesioni cutanee o sottocutanee avviene generalmente in anestesia locale in regime ambulatoriale.

I dolori postoperatori sono di lieve entità e ben controllati con comuni analgesici. La normale attività quotidiana e lavorativa può essere ripresa solitamente da subito, mentre l’attività sportiva va sospesa per 2 settimane.

Lo Studio Medico della Dr.ssa Sandra Baldi Balmelli è a vostra completa disposizione per informazioni più dettagliate attraverso una consulenza specialistica personalizzata.