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Sindrome del tunnel carpale

Brachialgia parestesica notturna


La sindrome del tunnel (o canale) carpale è una patologia molto frequente che si manifesta inizialmente con fastidiosi formicolii alle prime tre dita della mano. I disturbi sono più accentuati durante la notte e in seguito a lavori ripetitivi o pesanti. I dolori possono irradiare all’avambraccio e alla spalla. In casi avanzati si riscontra una diminuzione di sensibilità nelle prime tre dita della mano con conseguente riduzione della destrezza manuale (caduta di oggetti dalle mani). Infine, in taluni casi avanzati, i muscoli del pollice si atrofizzano causando una mancanza di forza della mano.

Il tunnel carpale è una struttura anatomica ovaloide situata nel polso delimitata inferiormente dalle ossa del carpo e superiormente dal legamento trasverso del carpo. Il nervo mediano e i tendini flessori della mano passano attraverso questo canale. La causa della sindrome del tunnel carpale è la compressione diretta (aumento di volume delle strutture nel tunnel) o indiretta (compressione esterna al tunnel) del nervo mediano sotto il legamento trasverso a livello del polso.

Molti fattori possono concorrere alla compressione del nervo mediano al polso, quali fattori ereditari, ormonali (come la ritenzione idrica durante la gravidanza o la menopausa) attività manuali ripetitive o con macchinari che producono vibrazioni, postumi di traumi al polso (fratture o ferite), tumori all’interno del canale ed altre patologie quali diabete mellito, disfunzioni della tiroide o dell’ipofisi, artrite reumatoide, ecc.

Attraverso l’elettroneuromiografia (ENMG) il neurologo misura la velocità di conduzione motoria e sensitiva del nervo mediano al polso e conferma la diagnosi differenziando la sindrome del tunnel carpale da altre patologie che possono evocare disturbi simili.

A seconda della gravità dei disturbi e del grado di compromissione del nervo si può procedere ad un trattamento conservativo con l’utilizzo di una stecca e medicamenti antinfiammatori o all’infiltrazione di cortisonici oppure, nei casi in cui tali terapie non siano sufficienti, ad un intervento chirurgico.

L’intervento, che consiste nella sezione del legamento trasverso del carpo e quindi nella decompressione del nervo mediano al polso, dura circa 10 minuti e si svolge in anestesia locale (Blocco di Bier) in regime ambulatoriale.

I dolori postoperatori sono ben controllati con comuni analgesici. La mano può venire utilizzata normalmente da subito, evitando gli sforzi. La normale attività quotidiana e lavorativa può essere ripresa, a seconda dell’attività svolta, nel giro di 2 - 4 settimane. Per il completo recupero funzionale solo raramente si rende necessario seguire delle sedute di ergoterapia.

Lo Studio Medico della Dr.ssa Sandra Baldi Balmelli è a vostra completa disposizione per informazioni più dettagliate attraverso una consulenza specialistica personalizzata.