La cisti gangliare o ganglion è una tumefazione di natura benigna ben delimitata che si localizza prevalentemente a livello del polso o delle dita della mano, ripiena di liquido sinoviale ovvero del liquido “lubrificante” presente all’interno delle articolazioni e nelle guaine dei tendini. La cisti gangliare può variare di volume e regredire spontaneamente; può essere asintomatica e rappresentare unicamente un disturbo di tipo estetico o essere dolorosa e influenzare le normali attività quotidiane.
Spesso è il risultato di un accumulo di eccessiva quantità di liquido nell’articolazione (cisti articolare) o nella guaina dei tendini (cisti tendinea) dovuto a fenomeni di tipo infiammatorio e/o di tipo degenerativo. L’aumento di pressione che ne deriva “sfianca” la parete dell’articolazione o della guaina tendinea che si gonfia verso l’esterno formando così la parete della cisti.
L’escissione chirurgica è indicata qualora la cisti gangliare non regredisse spontaneamente entro 6 mesi dall’insorgenza e fosse sintomatica come pure nel caso fosse di notevoli dimensioni al punto da limitare i movimenti.
L’intervento, che consiste nell’escissione della cisti in blocco compreso il peduncolo di comunicazione con l’articolazione o con la guaina tendinea, dura dai 10 ai 40 minuti a seconda della localizzazione della cisti e si svolge in anestesia locale (Blocco di Bier) in regime ambulatoriale.
I dolori postoperatori sono ben controllati con comuni analgesici. La mano può venire utilizzata normalmente da subito, evitando gli sforzi. La normale attività quotidiana e lavorativa può essere ripresa, a seconda dell’attività svolta, nel giro di 2 - 4 settimane. Per il completo recupero funzionale solo raramente si rende necessario seguire delle sedute di ergoterapia.
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